martedì 1 marzo 2022

#ilcoreografodelmese di marzo è Lloyd Newson: fondatore di uno dei gruppi più innovativi della danza contemporanea: DV8. I suoi lavori indagano territori di confine, con un linguaggio decisamente trasgressivo.

Come in Dead Dreams of Monochrome Man, tra le prime coreografie, in cui un gruppo di uomini racconta di solitudine e ricerca di rapporti umani.

«Il nostro obiettivo è ritrarre il modo in cui le persone interagiscono tra loro» afferma il coreografo.

In Strange fish i protagonisti cercano di sfuggire alla solitudine e il geniale e folle Nigel Charnock, cofondatore dei DV8, pronuncia uno dei suoi febbrili monologhi: "è bello se riesci a trovare qualcuno di speciale, qualcuno che è speciale nella tua vita (...) perché non c'è bisogno di essere soli".

Nello spazio circoscritto di un pub – tra birra, partite a freccette, e bambole gonfiabili – otto danzatori indagano, con crudezza e ironia, tutti gli stereotipi della virilità.

Enter Achilles scava nei sentimenti, nei pensieri e nelle azioni che gli uomini considerano poco virili e che quindi tengono nascosti... anche a loro stessi.

Lloyd Newson crea Enter Achilles nel 1995, per poi riprenderlo nel 2020 in una nuova produzione.

Morte, droga e sopravvivenza: Lloyd Newson usa il movimento e la parola per mettere in scena la straziante ma straordinaria vita di un uomo, John, che dà il titolo alla coreografia.

Un lavoro molto “cinematografico” nell’impianto drammaturgico, come spesso accade nei pezzi dei DV8, ma estremamente poetico ed emozionale.

«Vorrei mantenere la capacità di DV8 di sfidarsi continuamente, di continuare a spingere in direzioni diverse, di resistere all'uso della stessa formula per ogni nuovo lavoro, di non essere mai più lo stesso».